15 Gennaio 1990 – AT&T Crash

15 gennaio 1990

Una data come tutte le altre, che non sembra ricordare niente di rilevante, ma se approfondiamo un po la ricerca, notiamo che effettivamente qualcosa di importante successe, qualcosa che cambiò il modo di vedere le telecomunicazioni, la loro potenza e la loro debolezza, e prese il nome di Martin Luther King Day Crash

Facciamo una piccola ricerca di wikipedia e cerchiamo di capire cosa è successo:

“1990 – Un errore di programmazione paralizza la rete telefonica AT&T negli USA. Sessanta milioni di persone rimangono scollegate dalla rete e settanta milioni di chiamate vengono interrotte.”

Ma chi è AT&T? (per chi non lo sapesse 🙂 )

AT&T abbreviazione di “American Telephone and Telegraph”, è una compagnia telefonica statunitense con sede a San antonio, Texas.

Oggi si è estesa anche in altri paesi, tra cui l’Europa con una copertura di 127 nazioni, fornendo servizi vocali, video e dati via internet.

All’attivo dal 1885, grazie al suo laboratorio di ricerca si possono annoverare diverse ricerche interessanti tra cui il transistor, i MOSFET, i CCD, il linguaggio C e C++, il sistema operativo Unix, la prima rete wireless WaveLan.

Nel 1990 la AT&T deteneva il monopolio delle comunicazioni telefoniche e dati negli USA, quindi avere un failure nella loro infrastruttura, significava mettere in ginocchio gli USA. Ed è proprio quello che successe per ben nove lunghe ore, ore di disservizio in cui era impossibile comunicare telefonicamente.

La AT&T era pronta ad affrontare le interruzioni, con piani di emergenza e decenni di esperienza, ma parliamo di disservizi causati da calamità naturali e non erano pronti a quello che realmente accadde e che li tenne sotto scacco quel lunedì pomeriggio del 15 Gennaio 1990.

I migliori ingegneri si misero a lavoro per cercare di capire cosa successe di strano quel giorno, cos’è sfuggito ai loro occhi e cosa realmente ha provocato quel down nella loro infrastruttura.

Qualche giorno dopo un comunicato ufficiale diede la colpa ad un errore nel software di gestione, ed in particolare di uno switch di un nodo.

Uno switch bloccato, niente di che se paragonato all’intera infrastruttura di rete e ai migliaia di nodi, ma quel semplice blocco a poco a poco, creò una reazione a catena che mandò in tilt metà della rete, e la restante metà non riuscì a reggere l’intero carico, collassando inesorabilmente..

Le indagini continuarono anche dopo che le acque si erano calmante, e coinvolse anche il governo che l’ 8 maggio 1990 portarono all’ emissione di 27 mandati di perquisizione in 14 città, un sequestro di oltre 20.000 floppy, computer, chiuse diverse BBS e tre arresti con l’ Operazione Sundevil.

L’obiettivo dell’operazione era identificare i membri della Legion Of Doom ( LoD ), un gruppo di hacker accusati di aver causato la paralisi della rete telefonica AT&T del 15 gennaio 1990.

LoD, una crew di ragazzi con la passione per l’informatica e le telecomunicazioni, nata dalla loro curiosità e dalla loro voglia di conoscere, capire e piegare alle loro fantasie quei terminali a fosfori verdi. Con l’avvento degli Atari 800 e del Commodore 64, arrivarono i primi MODEM, che attraverso la rete telefonica mettevano in comunicazione i diversi terminali, andando oltre le quattro mura domestiche.

La loro curiosità li spinse a cercare altre persone con cui comunicare, condividere il loro Know How ed apprendere nuove informazioni, e questo fu possibile grazie alle numerose BBS presenti nella rete con i loro contenuti di e-zine, how-to e forum di discussioni.

Tra i loro membri possiamo ricordare The Mentor con il suo manifesto hacker, Phiber Optik  non che membro dei MOD (Master of Deception), Erik Bloodaxe, Lex Luther.

La crew riuscì a provare la propria innocenza e l’estranietà all’ accaduto, ma l’operazione sundevil mirava ad altro.

L’operazione realmente aveva lo scopo di assestare un colpo al mondo Underground informatico e alle diverse comunità di Hacker che lo popolavano, con i loro sistemi di comunicazione e la loro volontà di divulgazione del sapere.

Avete visto come un giorno come tutti gli altri, realmente nasconde nel proprio ricordo un cambiamento nel modo di vedere le cose. Spero che abbia portato alla luce un piccolo frammento di storia, che abbiamo stuzzicato la vostra curiosità e la vostra curiosità, quella che caratterizza un Hacker.

Articoli Correlati:

http://www.mit.edu/hacker/part1.html

http://www.mit.edu/hacker/part2.html

http://www.mit.edu/hacker/part3.html

http://phrack.org/issues/31/5.html

http://www.textfiles.com/magazines/LOD/

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